"Perché Aspis? Se l’idea di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di provare a fare della propria passione un lavoro ha richiesto tempo e ponderata riflessione, il nome è invece nato un po’ per caso, strisciando fuori dalle pagine polverose di un volume degli anni ’30, aperte sul riferimento all’aspidistra, la pianta che celava il serpente che con il suo morso uccise Cleopatra, regina d’Egitto.
Dalle pagine della “Tradizione ermetica” di Julius Evola l’aspide, animale notturno e diabolico per eccellenza già nel folklore popolare medievale, ha serpeggiato tra gli appunti di un racconto di George Orwell ed è giunto, suo malgrado, nella postmodernità. Abituato al limo del Nilo o a boschi montani e foreste, vi si è trovato parecchio spaesato, e, per spirito di sopravvivenza, ha snudato le zanne e distillato il suo veleno più letale, finendo per dare il suo nome perfino ad un missile.
L’intento di Aspis, con i suoi libri che mordono, è quello di scuotere i lettori donando loro nuovi occhiali per guardare il mondo, occhiali non più appannati dalla nebbia della banalità e dei preconcetti.
Per farlo le spire dell’aspide, coniugando etica ed estetica, abbracceranno storia, narrativa, viaggi reali e immaginari, senza dimenticare i fenomeni artistici e filosofici meno conosciuti e più rivoluzionari e controcorrente, dal futurismo al situazionismo."